giovedì 19 marzo 2015

Un'altro attentato... A TUNISI

Spari in un centro commerciale di Copenhagen, tre persone ferite e tre fermati Tunisia. L'attacco al museo è breaking news sui siti di tutto il mondo Il virus dell'Isis 18 marzo 2015 L'ennesimo attacco del terrore rivendicato dall'Isis. Un'altra sparatoria in un luogo pubblico: prima nell'edificio che ospita il Parlamento poi nel più importante museo di Tunisi, il museo del Bardo. Ci sarebbero almeno 22 morti fra cui, secondo Al Jazeera, due italiani. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha spiegato di non voler commentare la notizia dei due italiani morti nell'attacco al Museo del Bardo di Tunisi: "Le autorità tunisine hanno parlato di vittime italiane e di altre nazionalità e mi è stato confermato dal primo ministro, ma aspettiamo altre conferme". Altri cento connazionali sarebbero invece stati tratti in salvo. Carolina Bottari, impiegata presso l'ufficio Patrimonio dell'amministrazione comunale di Torino, era tra gli ostaggi: "Qui stanno sparando a tutti - ha raccontato a La Presse - vi prego aiutateci". I turisti sarebbero passeggeri della nave Costa Fascinosa e tra loro c'è un gruppo di dipendenti del Comune di Torino: due di loro sono al sicuro, mentre non si hanno notizie degli altri quattro. Il sindaco di Torino Piero Fassino su Twitter ha rassicurato che segue la vicenda insieme con la Farnesina e ha poi affermato in una conferenza stampa a Palazzo Civico che "non c'è alcun elenco ufficiale delle vittime". Al momento dell'irruzione dei terroristi nel museo del Bardo, era presente anche un gruppo di turisti molisani: si tratta di sei persone, quasi tutte di Bojano (Campobasso) che stavano facendo una vacanza. Hanno inviato un sms ai loro parenti in Molise per avvisarli che stanno bene. Le forze speciali antiterrorismo hanno liberato gli ostaggi con un blitz. Le notizie sono ancora molto confuse e le conferme ufficiali sono poche. Il blitz, uccisi i terroristi Nell'operazione delle forze di polizia un poliziotto e due terroristi sono rimasti uccisi, lo riferisce Al Arabiya. Le forze dell'ordine sarebbero riuscite a liberare almeno 50 ostaggi. I feriti sarebbero 24, il terzo terrorista è stato arrestato. Le foto su Twitter Su twitter girano molte foto postate probabilmente dagli stessi ostaggi.  La condanna di Renzi Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, si apprende da palazzo Chigi, condanna con fermezza gli atti criminali di Tunisi che vedono, purtroppo, coinvolti anche cittadini italiani ed esprime vicinanza al governo e alle autorità tunisine di fronte ad un attacco tanto sanguinoso e alla minaccia terroristica in Africa e nel mondo. Il tweet di Gentiloni Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, su Twitter, scrive di essere "vicino alla #Tunisia, paese di speranza e democrazia colpito al cuore. Cordoglio per le vittime, fermezza e vigilanza contro il terrorismo": La sparatoria La sparatoria è avvenuta propria al Museo dei mosaici della capitale tunisina, dove i presunti terroristi si sono rifugiati. Gli autori dell'attacco avrebbero cercato di infiltrarsi all'interno dell'Assemblea dei rappresentanti del popolo, il Parlamento tunisino, prima di asserragliarsi nel vicino museo del Bardo. Secondo la ricostruzione emersa dal racconto di un agente della sicurezza del parlamento tunisino, tre uomini armati in uniforme militare avrebbero tentato di entrare nella sede del parlamento ma sono stati bloccati dalle guardie della sicurezza. L'attacco è avvenuto mentre in aula era presente per un'audizione il ministro della Giustizia, Mohammed Salah Ben Aissa. Gli agenti della sicurezza hanno impedito a giornalisti e deputati di lasciare l'aula del vicino Parlamento.    La professoressa di italiano a Tunisi "Ci sono morti e feriti e abbiamo molta paura": questa la testimonianza di Raja Bourguiba, insegnante di lingua italiana a Tunisi. "I feriti sono spagnoli, italiani, francesi e svizzeri". Costa Crociere: monitoriamo la situazione "In seguito all'attacco di questa mattina a Tunisi, Costa Crociere conferma che alcuni Ospiti della nave Costa Fascinosa avevano prenotato un'escursione in città oggi. Appena informato dell'attacco, il comando nave ha richiamato immediatamente a bordo tutti i gruppi in escursione. La compagnia è in stretto contatto con il Ministero degli Esteri italiano, con le autorità locali, con il comandante della nave e con l'agente portuale locale per verificare la situazione e il suo evolversi, in modo da raccogliere informazioni aggiornate dalle autorità. A bordo della nave arrivata a Tunisi stamattina c'erano un totale di 3161 ospiti. La partenza della nave da Tunisi, prevista da programma alle ore 20 di oggi, sarà molto probabilmente posticipata. Il management e il Care team di Costa Crociere stanno partendo da Genova per raggiungere questa notte la nave a Tunisi, per rimanere in contatto con le autorità locali e con gli ospiti a bordo. Le autorità di sicurezza locali hanno predisposto misure eccezionali nell'area portuale per garantitre la sicurezza della nave, dei passeggeri e dell'equipaggio."   Attacco rivendicato dall'Isis  Secondo i media tunisini, l'attacco sarebbe stato rivendicato dall'Isis, per rispondere ad un'operazione di polizia contro i terroristi avvenuta pochi giorni prima. Poche ore prima dell'attacco, il ministero dell'Interno tunisino aveva annunciato, infatti, di aver sgominato una cellula jihadista nella periferia nord di Tunisi nell'ambito delle attività di prevenzione di eventuali attentati terroristici nel Paese. Si tratta di sette persone, alcune delle quali note alle forze dell'ordine per aver partecipato a combattimenti armati in Siria. Il gruppo era in contatto con terroristi tunisini ancora attivi in Siria e aveva anche il compito di reclutare giovani da mandare nelle zone di combattimento.  "Il panico è enorme" Con un tweet, la deputata Sayida Ounissi ha aggiunto che "il panico è enorme" e che "tutto è successo mentre era in corso l'audizione delle forze armate sulla legge antiterrorismo. Presenti il ministro della Giustizia, giudici e responsabili delle Forze armate". La testimonianza della giornalista tunisina "Tre uomini vestiti da militari hanno provato ad entrare nel parlamento, ma quando le guardie hanno visto che le loro armi non erano quelle dei militari tunisini, è iniziata la sparatoria: i terroristi sono scappati al vicino museo del Bardo e hanno preso gli ostaggi”. Questa la testimonianza della giornalista tunisina Soraya Ben Mustapha, che afferma anche: "Si dice che ci siano anche ostaggi italiani". L'analisi dell'ambasciatore tunisino in Italia Nacer Mestiri, ambasciatore tunisino in Italia, al telefono con RaiNews24 ha spiegato che la Tunisia è il primo paese della primavera araba a cui è riuscito il tentativo di recupero della democrazia. Ed è probabilmente per questo motivo che è stato attaccato dall'Isis. Museo nazionale del Bardo Il Museo nazionale del Bardo, situato nella periferia occidentale di Tunisi, è un museo archeologico che contiene, fra le altre, la più ricca collezione di mosaici romani del mondo, tutti in perfetto stato di conservazione. Situato nella fastosa residenza del bey, il sovrano, del XIX secolo, circondata da un grande giardino ricco di essenze locali, si sviluppa su tre piani in un complesso di grande fascino, caratterizzato da una eccellente luminosità naturale che esalta i reperti esposti. Si tratta del più importante museo tunisino e allo stesso tempo del più antico museo del mondo arabo e dell'Africa, fu inaugurato il 7 maggio 1888.   - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Tunisi-spari-in-Parlamento-e-museo-Diversi-turisti-presi-in-ostaggio-385458b3-d1a4-427a-a913-39d04d4e83d7.html

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