domenica 15 marzo 2015

LA GIOIA

Ciao a tutti ragazzi,
sono Bob, e oggi dopo parecchi giorni sono tornato a postare varie news e informazioni, ma ...... passiamo al sodo.
Io vi volevo mostrare una ricerca che ho fatto sulla gioia, perchè tutti la proviamo ma forse non sappiamo bene che cosa sia veramente.



LA GIOIA
La gioia è un’emozione piacevole di alta intensità che proviamo quando crediamo, con certezza, che uno scopo per noi molto importante sia stato realizzato. Come dice Lucrezio, tuttavia, l’emozione della gioia non è mai un’emozione pura, ma è sempre turbata da un oscuro timore di perderla: nel momento in cui stringiamo in mano l’oggetto agognato, ne percepiamo la precarietà e la transitorietà.
La gioia è infatti molto friabile, impalpabile, delicata; si diffonde facilmente, ma altrettanto facilmente può vanificarsi. La gioia può essere chiamata anche con altri nomi: “allegria”, che però è uno stato d’animo di intensità moderata che può sussistere senza particolari motivi di gioia reale, magari per effetto di qualche bicchiere di troppo.
La sorpresa, lo stupore e l’attrazione verso qualcosa o qualcuno possono provocare gioia: si pensi al piacere di rivedere una persona cara dopo tanto tempo, oppure alla contemplazione di un quadro d’autore o all’ascolto dal vivo del nostro cantante preferito. Altre cause di gioia potrebbero essere il senso percepito di vigoria fisica durante un allenamento, il successo sociale e lavorativo, una riconciliazione ecc.
Stando ad una ricerca degli anni Ottanta, ciò che procura gioia sarebbe nell’ordine: innamorarsi, superare un esame, guarire da una grave malattia, partire per le vacanze.
Un’analoga ricerca americana ha evidenziato che in cima alla lista ci sarebbero l’autonomia, la capacità di fare bene il proprio lavoro, il senso di vicinanza emotiva con gli altri e l’autostima. Mettendo insieme le due ricerche potremmo dire che tutte le condizioni citate sono in grado di darci le principali gioie della vita.
Gli studi classici di Izard 1972 mettevano invece in evidenza il legame fra la gioia e l’amore: la gioia maggiore sarebbe nel rendere felice qualcuno che ci ama, nel sapere che chi amiamo vuole farci piacere, vuole condividere con noi delle esperienze positive. La gioia, tuttavia, non è provocata solo da situazioni armoniose ed attraenti: si pensi alla gioia che possono provare i soldati di fronte alla distruzione del nemico durante la guerra. La gioia è anche un antidoto contro la depressione: chi prova l’emozione della gioia riesce con maggiore facilità a superare la paura, la vergogna e lo sconforto; ne consegue che, cercando di ridurre al minimo l’importanza che attribuiamo a questo i sentimenti, aumenterà la nostra capacità di provare la gioia e dunque di superare uno stato depressivo. Secondo recenti studi i bambini già a dodici mesi provano gioia quando riescono in qualcosa, ma “non hanno la capacità cognitiva di rappresentazione necessaria per una valutazione di sé nel senso preciso di una riflessione su se stessi”.
L’emozione della gioia nei bambini piccoli è dunque più evidente agli altri che a loro stessi. I bambini, come gli adulti, manifestano di provare questa emozione attraverso precisi segnali. L’emozione della gioia trasforma infatti immediatamente il modo di comportarsi di una persona: il primo cambiamento è nell’espressione facciale che è una delle espressioni più facili da decodificare e da riprodurre. La gioia, inoltre, si esprime attraverso il sorriso e il riso.

Nessun commento:

Posta un commento