giovedì 30 aprile 2015

Terremoto NEPAL

Ong italiane, più di 5.300 morti e 8.000 feriti 
A 4 giorni dal terremoto che ha colpito il Nepal il bilancio è sempre più tragico: oltre 5.300 morti e 8.000 feriti; 8 milioni di persone bisognose di assistenza umanitaria. Lo rende noto Agire, network di ong italiane. Un cargo aereo contenente tende, ricoveri, coperte, potabilizzatori e serbatoi per l'acqua, messo a disposizione dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo Ministero degli Affari Esteri, è in arrivo in queste ore nella capitale nepalese Kathmandu, riferisce Intersos.

I primi italiani bloccati in Nepal dal sisma stanno rientrando in Italia da Kathmandu con voli commerciali "reperiti e messi a disposizione dall'Unità di crisi della Farnesina".

Salvato in Nepal un neonato di quattro mesi rimasto da sabato intrappolato sotto le macerie provocate dal terribile terremoto. E' stato trovato nella sua abitazione crollata a Bhaktapur, una delle citta' storiche della valle di Kathmandu. Il piccolo e' all'ospedale con diverse ferite, ma e' fuori pericolo. Anche un uomo è stato tratto in salvo dopo essere rimasto imprigionato sotto le macerie di un albergo per 82 ore. Per sopravvivere ha bevuto la sua urina. Rishi Khanal, 27 anni, aveva appena finito di pranzare ed era salito al secondo piano dell'hotel di Kathmandu quando il terremoto ha colpito sabato scorso: l'uomo è rimasto intrappolato con un piede schiacciato dalle macerie. "Avevo qualche speranza ma ieri mi sono arreso - ha raccontato dal suo letto di ospedale -. Le mie unghie erano diventate bianche e le mie labbra cominciavano a screpolarsi... Ero sicuro che non sarebbe venuto nessuno, ero sicuro che sarei morto". Khanal era circondato da cadaveri ma ha continuato a battere contro le macerie nella speranza di farsi sentire: "Non si sentiva niente. Ho continuato a battere contro le macerie e alla fine qualcuno ha risposto ed è venuto in mio aiuto - ha proseguito -. Sono rimasto senza mangiare e non avevo niente da bere, quindi ho bevuto la mia urina".

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