mercoledì 15 aprile 2015

A che punto l'amnesia è capace di arrivare...

È una storia a lieto fine quella che la 39enne inglese Naomi Jacobs ha deciso di raccontare oggi in un libro chiamato “Forgotten Girl” a distanza di 7 anni dall'episodio che le ha cambiato totalmente la vita

Vitima di una forma di amnesia molto rara che colpisce una persona su 100mila, la donna originaria di Manchester aveva 32 anni quando una notte si è svegliata all'improvviso convinta di avere 15 anni: di punto in bianco non riusciva a ricordare gli ultimi 17 anni della sua vita e nemmeno suo figlio che la guardava sbalordito e inerme quando la chiamava ''mamma'' senza essere riconosciuto.

L’ultima cosa che ricordava era il fatto che si fosse addormentata e che sarebbe dovuta andare a scuola al mattino seguente per incontrare il ragazzo per cui aveva una cotta da adolescente. Per lei era il 1992, John Major era primo ministro, Internet non esisteva e suo figlio non era ancora nato. “Non ricordavo di aver dato alla luce questo bambino, ma sapevo che era mio perché mi somigliava. Addirittura non mi sentivo abbastanza responsabile per poterlo crescere” ha raccontato la donna che, secondo i medici, è stata colpita da 'amnesia globale transitoria' dovuta all’eccessivo stress, responsabile della cancellazione della memoria più recente, ovvero quella 'episodica' (dovuta ai ricordi emozionali).

A rimanere intatta, invece, la memoria 'semantica', motivo per il quale riusciva ad avere impresse solo le cose che aveva ripetuto spesso nel tempo, come guidare o ripetere i numeri di telefono che componeva più frequentemente. 

L’unico modo per guarire da questa condizione è avere il sostegno e la rassicurazione da parte delle persone care dice oggi la donna che ha potuto contare sulla sua famiglia e dopo 8 settimane ha cominciato a ritornare alla normalità

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