mercoledì 4 febbraio 2015

La vera storia di Peter Pan

Ciao ragazzi :)
Scusate se non ho postato ieri,ma ho studiato(eh si,sta scuola)
Oggi voglio proseguire la rubrica che ha fatto la mia amica Hope,cioè quella delle storie vere della Disney.Oggi pubblico due post per la mia mancanza di ieri :)
-Demi

Tanto per cominciare, le cose non andarono esattamente come a tutti voi vi è stato narrato.Il nostro Peter era in realtà  un bimbo ammalato, affetto da un grave deficit ormonale, ossia un blocco di crescita sia a livello celebrale che a livello fisico. Era questo il vero motivo che lo rese bambino per il resto dei suoi giorni. I genitori del ragazzo furono avvertiti riguardo alla sua grave malattia sin dalla nascita, decisero dunque di abbandonarlo lasciandolo ai medici. Questi, non appena il fanciullo raggiunse i 4 anni, lo portarono in un centro psichiatrico per bambini, dove vi rimase per l'intera vita.

Il centro era ben strutturato ed abbellito, se lo relazioniamo a quelli che erano allora i centri psichiatrici, ed essendo comunque un luogo per bambini portava il nome di "L'isola che non c'è".Nel suo stesso reparto difatti, vi trovavano altri giovani fanciulli effetti da altrettante gravi malattie, tra questi Wandy, Gianni e Michele: tre fratelli schizofrenici ed affetti da allucinazioni. Fu proprio da tali allucinazioni, infatti, che avrebbero giurato di aver visto Peter Pan volare!

Col passare del tempo i giovani crearono in quell'ospedale un mondo tutto loro, pieno di pericoli ed avventure che si compivano sempre in lieto fine. Tutto sembrava andare per il meglio quando, influenzato dall'idea dei tre fratelli, in Peter Pan crebbe sempre più la "maledetta" convinzione di saper volare! Fu così che all'età  di soli 13'anni, approfittando della distrazione dei medici, si portò fuori il balcone del suo reparto, vi si arrampico alla ringhiera, ed una volta giunto in cima, con le braccia divergenti al corpo, si precipitò dal quarto piano del palazzo.
Nei giorni a seguire nell'intero ospedale si manifestò un malcontento generale. Tutti ormai si erano affezionati al fanciullo, in modo particolare i medici che vi lavoravano lì sin dal suo arrivo. E fu proprio per cercare di risanare il dolore che la tragica vicenda aveva portato che James Matthew Barrie; scrittore di favole, nonché amico intimo di una dottoressa del personale vittima di quel dolore, decise di omaggiare Peter Pan rendendolo un idolo per i fanciulli delle generazioni avvenire!

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